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In giro per l'Europa. Cosa vedono i bambini dalle loro finestre e come hanno vissuto la quarantena?

  • Immagine del redattore: Redazione Reporting
    Redazione Reporting
  • 18 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

di Chiara Godino


Nikolay, 11 anni, Shumen, Bulgaria


"La cosa che mi è piaciuta di più della quarantena è stata quella di poter dormire fino a tardi, non sentire la mamma che al mattino presto mi urlava di non tardare a scuola. Fortunatamente ho potuto anche giocare con mia sorella Ivelina, che è tornata dalla capitale Sofia, dove vive da due anni per studiare all'università.

La cosa più brutta ovviamente è non poter vedere i miei amici e andare in giro in bici quando voglio.

Questo sono io che gioco e ascolto la musica, e sempre io che studio. La finestra della mia stanza è murata, perciò non posso vedere nulla, ma questo mi aiuta a concentrarmi!"


Nikolai mentre fa i compiti e mentre gioca allo smartphone

Ibai, 11 anni, Los Llanos De Aridane, La Palma, Canarie


"Una cosa bella di questa quarantena è che ha permesso alle persone di non contaminarsi fra loro, di non trasmettere il virus, e poi qui sull’isola piove di più, non succedeva da molto tempo. Anche il consumo di petrolio si è abbassato, e questo è un bene! Una cosa brutta che invece mi è successa è che mia nonna è morta e non ho potuto salutarla per l’ultima volta perché vive in Spagna. Non mi piace nemmeno non poter uscire di casa, ma sono più dispiaciuto per la nonna.

Questa è la finestra che ho in camera: in fondo in fondo c’è il mare, è bellissimo. Non vedo l’ora di tornare a nuotare.  

Il mio piatto preferito è la paella, in queste settimane ho imparato come cucinarla!"

La finestra della camera di Ibai e una padella di Paella

Lou, 10 anni, Marsiglia, Francia


"Quello che mi sta piacendo di questo periodo è il fatto di poter giocare tanto a casa col mio fratellino Victor e che la sera, spesso, posso guardare un film che scelgo io su Netflix: da poco ci sono anche i cartoni! Quello che invece non mi sta piacendo è essere lontana dalle mie amiche, mi mancano tanto. Poi i miei genitori sono spesso nervosi o tesi per la situazione attuale e ogni tanto mi annoio.

Queste sono le foto della finestra di camera mia quando ci sono le nuvole e quando c’è il sole. La finestra più bella di casa mia è quella gigante in cucina: si vede persino il mare!

Il mio piatto preferito è la pasta burro e parmigiano; mio papà è italiano, quindi la fa buonissima".



La finestra di cucina della casa di Lou e un piatto di pasta con burro e parmigiano


Juro, 11 anni, Zagabria, Croazia


"Questo periodo di quarantena mi ha un po’ confuso, mi sento strano.

Non mi piace non poter vedere i miei amici e non poter andare a scuola, mi manca anche l’allenamento sportivo (prometto che non sarò mai pigro quando riprenderò!).

La scuola “virtuale” dal computer è noiosa e io vorrei tornare nella mia classe colorata.

La cosa positiva? Posso dormire di più! Prima non potevo farlo perché in alcuni giorni della settimana la scuola, qui in Croazia, comincia alle 7.30.

Questo è ciò che vedo dalla finestra della mia cameretta, il mio giardino! Sono super fortunato perchè nella casa in cui vivo c'è un parco giochi tutto per me (e per i bambini degli altri appartamenti)".

L'altalena nel giardino di Juro


Andrea, 9 anni, Belgrado, Serbia


"Sono molto felice di questi giorni a casa con la mia famiglia, abbiamo un grande giardino dove posso giocare con il gatto, i cani e i pulcini. Vicino a noi abita mia nonna che ha galline e conigli...come potete immaginare qui sembra di essere in una fattoria, non mi annoio mai. La mia camera si affaccia proprio sul cortile, così posso controllare che gli animali non scappino. 

Passo diverso tempo anche a cucinare con mia mamma e i miei fratelli più piccoli: l’altro giorno abbiamo fatto le ciambelle, il mio dolce preferito.

Quello che più mi manca sono gli amici, potessi li porterei tutti qui a casa per giocare!"


Il cortile della casa di Andrea e delle soffici ciambelle appena sfornate


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